Maestra di guida

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Dati di marcia: il GPS Track forma la base per le valutazioni sulla dinamica di marcia e cronometriche

La nuova app Porsche Track Precision App assume il ruolo di istruttore sul circuito. Tre funzioni sono particolarmente affascinanti. La precisione come obiettivo didattico: grazie alla progressiva digitalizzazione ora la si può raggiungere anche con lo smartphone. Una prova in prima persona.

Ci sono sempre decisioni che si prendono «di pancia». Dal punto di vista scientifico alcune potrebbero essere definite come una pericolosa espressione di ingenuità. Ad esempio, quando si tratta dei punti ottimali di frenata e sterzata durante la guida su circuito. Del momento in cui si dovrebbe accelerare. Oppure del problema di quando e perché quale linea ideale sia la più veloce. Anche il cronometro, finora unico compagno affidabile che incoraggia o rimprovera con la sua indicazione non manipolabile, non è più onesto nei tuoi confronti. Ti senti veloce e lui afferma che sei stato troppo lento. Credi che il giro sia stato pessimo e improvvisamente lui ti indica un miglior tempo personale. La conferma di che cosa sia vero e che cosa falso si riceve poi solo quando è troppo tardi, ovvero dopo aver attraversato il rettilineo di arrivo – dal punto di vista della misurazione è qualcosa di poco analitico e, di conseguenza, non permette al guidatore di progredire.

Siamo sul Bilster Berg, un circuito di prova e per manifestazioni sportive posto al centro geografico della Germania. Inserito paesaggisticamente nella campagna boscosa e pittoresca tra Hannover e Kassel. La più bella provincia della Vestfalia orientale. Il saliscendi lungo 4,2 chilometri – per molti, una sorta di piccola versione dell’Anello Nord del Nürburgring – è ai nostri piedi.

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Con la ghost car (in blu) è possibile confrontare in modo ottimale le linee ideali, qui rappresentate nella curva Oeynhausen

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1) Dieci volte al secondo: per il rilevamento e la trasmissione tutte le informazioni rilevanti vengono richiamate dal computer di bordo
2) Pronti al richiamo: 130 percorsi di 60 circuiti internazionali sono già disponibili sulla app. Ulteriori tracciati possono essere creati in proprio nell’editor delle mappe
3) Posizione del pedale dell’acceleratore e pressione di frenata: il diagramma a barre indica in modo analogo al video quanta pressione eserciti il piede sull’acceleratore nel punto corrispondente. In questo caso la pressione di frenata è pari a 0
4) Angolo di sterzata: l’app riprende con precisione i movimenti dello sterzo dalla centralina di bordo
5) Velocità, marcia e numero di giri: vengono indicati i dati relativi al corrispondente segmento di tracciato
6) Accelerazione longitudinale e trasversale: le forze trasversali massime sono indicate in forze g, così come le decelerazioni

L’auto: la nuova Porsche 911 GT3. Colore giallo acceso, potenza di 500 CV e velocità fino a 320 km/h. Il nuovo standard nel segmento delle vetture sportive. Con cambio manuale convenzionale.

Il coach: Eduard Schulz, responsabile nel Centro di sviluppo Porsche a Weissach del gruppo di lavoro denominato «Porsche Connected Car – Drive Functions».

L’allievo: io con la mia limitata capacità. Già avvezzo ai circuiti, ma questa pregevole combinazione di auto, pneumatici semi-lisci (Michelin Pilot Sport Cup 2 N2) e pista libera e soleggiata è pure per me una terra incognita.

E poi vi è l’app Track Precision, la vera protagonista della giornata. Con essa gli sviluppatori di Porsche hanno realizzato una combinazione di più idee, spiega il suo ideatore, Eduard Schulz: «I sistemi di telemetria professionali sono sempre esistiti, poi a un certo punto è arrivato il pacchetto Sport Chrono. Da circa cinque anni giungono sul mercato sempre più app con cui è possibile misurare e talvolta perfino registrare i tempi sul giro tramite GPS. Perciò in Porsche vi era da tempo l’idea di sviluppare una race app professionale».

L’hardware, qui in forma di un iPhone 6, è fissato sotto lo specchio retrovisore interno in un supporto robusto. Tra i 130 percorsi di 60 circuiti nazionali e internazionali depositati nell’app si deve soltanto selezionare quello richiesto, in questo caso il Bilster Berg, e avviare il sistema. «I migliori risultati si ottengono sui tracciati che presentano molte variazioni della linea ideale e quindi anche diversi punti di frenata. Ciò permette al guidatore vari stili di guida», spiega Schulz, il che d’altra parte mi conferma proprio nella scelta di questo tracciato.

Funzione Laptimer

Mentre inanello i primi giri, il sistema ricorre a tutti i dati rilevati dai sensori di bordo della 911 GT3: angolo di sterzata, pressione di frenata, posizione del pedale dell’acceleratore, forze trasversali e longitudinali, compresi tutti i dati GPS. Linea di partenza e traguardo sono rilevate automaticamente. Nel frattempo tutto viene registrato e memorizzato. Dopo aver lasciato il tracciato è possibile salvare il risultato conseguito con la punta di un dito, anche solo per condividere con gli amici un giro percorso, completo di tutti i dati rilevanti.

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Miglioramento visible: più veloce rispetto al giro di riferimento precedente

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Quadro d’insieme: splitscreen con mappa, valori massimi, differenze cronometriche e di velocità. Collegando una seconda telecamera è possibile registrare ulteriori prospettive e integrarle nel sistema. Per analisi ancora più dettagliate al computer è possibile esportare e inviare i video e i dati di marcia

Già dal primo avvio i dati raccolti nello smartphone consentono le prime analisi. Un aiuto è dato anche dalle registrazioni video. In sincronia con il filmato, in un cruscotto GT3 animato si muove un volante in modo corrispondente all’angolo di sterzata scelto in precedenza nella realtà. Pedali simulati mostrano analogamente al percorso sia la pressione di frenata sia la posizione del pedale dell’acceleratore. La funzione Laptimer mostra i tempi sul giro e sui settori, rappresentando contemporaneamente gli scostamenti rispetto a un giro di riferimento definito. In questo modo è possibile tra l’altro confrontarsi in tempo reale con il proprio giro percorso in precedenza.

Funzione GPS Track

Vengono registrate velocità, numero di giri, marcia, accelerazione trasversale e longitudinale, nonché – e qui mi sono davvero stupito – la tendenza a sovrasterzare e sottosterzare. In base ai dati GPS rilevati è possibile ricreare il percorso per effettuare valutazioni cronometriche. Farsi poi presentare la propria linea e visualizzare i dettagli per ogni pezzo di tracciato a piacere, oppure passare alla corrispondente immagine video, facilita l’autoanalisi.

Funzione Ghost Car

Grazie all’animazione è possibile seguire una vettura immaginaria sulla linea ideale. In questo modo si visualizzano i propri scostamenti di percorso e cronometrici. Ci si può quasi far trainare dalla ghost car. In alternativa, è possibile farsi visualizzare in tempo reale da un diagramma a barre di quanto si è più lenti (rosso) o veloci (verde) in marcia rispetto al giro di riferimento. Se la barra rossa è troppo alta si può interrompere subito il giro per salvaguardare gli pneumatici. Se invece passa da rosso a verde, come nel mio caso al termine della rincorsa dal secondo settore, indica che in confronto al giro più veloce dello stint precedente mi trovo lanciato verso il miglior tempo e allora non sono il solo a gioire.

Lo sviluppatore dell’app Schulz si rallegra dopo il passaggio del traguardo: «La nostra analisi ha funzionato: un secondo più veloce del primo passaggio». Un tempo avrei solo potuto ipotizzare perché alla fine ero stato più veloce. Adesso lo so.

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Tech talk: l’autore Horst von Saurma e lo sviluppatore dell’app Porsche Track Precision Eduard Schulz (a destra) durante l’analisi del tempo sul giro

Testo Horst Von Saurma
Fotografie Andreas Lindlahr

L’app Porsche Track Precision è disponibile per tutte le nuove 718 Boxster, 718 Cayman e i modelli 911 nonché tutte le versioni GT. Requisiti: il Porsche Communication Management (PCM) a partire dalla versione 4.0 e le due opzioni di allestimento Connect Plus e pacchetto Sport Chrono.