RSR

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In filosofia vige un noto principio: per risolvere i problemi occorre talvolta rivoltare il mondo. Anche nel mondo del motorsport vale la pena di rompere gli schemi. Con la 911 RSR la Porsche ha fatto suo questo principio, ribaltando la collocazione del motore e della trasmissione di quest’auto da corsa GT. Ciò crea lo spazio per un diffusore posteriore di dimensioni maggiorate, dando così la possibilità di ottenere tempi sul giro ancora più veloci.

Vista da fuori ha l’aspetto di una 911, niente sorprese. Eppure, sotto la pelle in fibra di carbonio, la seconda edizione della Porsche 911 RSR su base 991 è un progetto totalmente nuovo. Solo la maniglia dello sportello è stata ripresa dal modello precedente, mentre tutto il resto la Porsche lo ha messo insieme ex-novo: telaio, carrozzeria, concezione aerodinamica, motore e trasmissione. «Abbiamo costruito la più estrema e la più pettacolare 911 di tutti i tempi, un’auto che, più di ogni altra che l’ha preceduta, riesce a spremere in modo ancora più efficace le possibilità insite nel regolamento», riassume Marco Ujhasi, direttore del reparto GT Sport di casa Porsche.

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Porsche 911 RSR

Nelle gare di endurance su circuito l’aspetto fondamentale è la velocità, applicata ai tempi costanti sul giro. La vittoria o la sconfitta si decide tra l’altro col consumo degli pneumatici, che dipende dalla ripartizione dei pesi che gravano sugli assali. Ed è proprio qui che è stato raggiunto un nuovo equilibrio: gli ingegneri hanno spostato il motore boxer a sei cilindri aspirato e ad alto regime di rotazione verso il centro della vettura, davanti all’assale posteriore. Il motore posteriore della versione precedente garantiva sicuramente la migliore trazione possibile, ma purtroppo a scapito del consumo degli pneumatici posteriori. La nuova posizione del propulsore quattro litri ha così consentito l’alloggiamento di un diffusore posteriore di dimensioni maggiorate e di un’ala posteriore che ricorda quella della 919 Hybrid, la supersportiva che gareggia nel campionato LMP1.

«La 911RSR è l’auto da corsa di classe GT che nella storia ha il numero più alto di test effettuati», spiega Ujhasi riferendosi ai 35.000 km di test macinati da questa supersportiva. In gennaio la RSR ha inaugurato la stagione di gare del 2017 partecipando alla 24 Ore di Daytona. Quest’anno l’auto è ancora attesa a quasi 116 ore di utilizzo in gara: nella serie FIA World Endurance Championship (WEC), che comprende la 24 Ore di Le Mans, e nel campionato IMSA WeatherTech SportsCar Championship.Magari questa sarà la volta buona per far sì che questa nuova auto da corsa, anche se non rivolterà il mondo, riesca a rimescolare le carte della concorrenza in pista. Il tutto, con più aderenza all’asfalto che mai.

Testo Christina Rahmes
Fotografie Frank Kayser


Porsche 911 RSR

Motore: boxer a sei cilindri
Cilindrata: 4.000 cc
Potenza complessiva: ca. 375 kW (510 CV), a seconda dell’air restrictor, limitatore della quantità d’aria aspirata
Cambio: cambio sequenziale a innesti frontali a 6 marce
Peso: ca. 1.243 kg